Pollo fritto alla toscana. Ricetta che mia zia Betty ha imparato a Siena da una amica di famiglia ed è diventato un suo cavallo di battaglia.
Chi mi conosce sa che ho trascorso una breve parte della mia vita a Siena città che comunque occupa un posto rilevante nel mio cuore.
Anche se sono passati tanti anni da quando mi sono trasferito sento dentro di me tutte le stigmate del contradaiolo.
Quando c’è il Palio è sempre una sofferenza soprattutto se la mia Contrada, la Contrada Sovrana dell’Istrice, è tra i partecipanti.
Purtroppo non vinciamo dal 2 luglio 2008 e la nostra contrada nemica , la Lupa, che non vinceva dal 2 luglio 1989 e portava la cuffia come contrada che non vinceva da più tempo, nel 2016 ha fatto cappotto vincendo sia il Palio del 2 luglio che quello del 16 agosto. Per completare l’opera la Lupa ha vinto anche il Palio del 16 agosto 2018.
Resta ancora la soddisfazione che nel computo totale siamo ancora davanti 41 a 37.
A Siena è nato mio fratello, l’unica cosa che gli invidio, e quando mia madre era in attesa per un certo periodo sono venuti a stare da noi mia nonna Anna, mio zio Claudio e, saltuariamente mia zia Betty.
Ora non ricordo chi ma una amica di mia madre le ha insegnato questa versione di pollo fritto e da allora è diventata una delle sue preferite.
Qualche mese fa mia zia Betty ha passato qualche giorno da di mia madre e una sera ci ha preparato questa ricetta.
La Manu non mangia il pollo con qualsiasi tipo di cottura ma, quella sera, incuriosita dall’aspetto e dal profumo lo ha assaggiato e se ne è innamorata.
Mi sono fatto quindi dare la ricetta da mia zia e ho provato a farlo.
Questo che pubblico è la mia terza volta ed è andata sempre meglio.
Sono convinto che le prossime volte sarà ancora meglio anche se il pollo fritto alla toscana di mia zia Betty è inarrivabile.
Preparazione
20 minuti
Categoria: Secondi
Riposo
10-12 ore
Cucina: Toscana
Cottura
15+30 minuti
Difficoltà: Facile
INGREDIENTI
(per 4 persone)
8 sovra cosce di pollo senza pelle
1/2 litro di latte intero
1 bicchiere di vino bianco
1/2 bicchiere di brodo di pollo
75 g di formaggio grana grattugiato
75 g di pane grattugiato non troppo finemente
2 uova
80 g di burro
Olio di semi di girasole
Rosmarino
Salvia
Sale
Pepe
PREPARAZIONE
La sera prima, prendere le sovra cosce e, con l’aiuto di uno spelucchino eliminare l’osso quindi tagliarle a metà in senso perpendicolare all’osso tolto, avvolgerle e fermarle con uno stuzzicadenti
Mettere i pezzi di carne in una pirofila con un giro di sale e pepe, aggiungere la salvia e il rosmarino e coprire con il latte. Lasciare riposare tutta notte in frigorifero.
Miscelare insieme il pane grattugiato e il grana; sbattere le uova con sale e pepe.
Asciugare bene i pezzetti di pollo, passarli nell’uovo quindi nella miscela grattugiata e tenerli da parte in frigorifero per una mezz’ora. Volendo si può fare una doppia impanatura.
In una pentola portare l’olio di semi a una temperatura di 170-180° quindi friggere i pezzi di pollo pochi alla volta. Quando saranno dorati toglierli e asciugarli con carta assorbente.
Una volta fritti tutti i pezzi togliere gli stuzzicadenti (se avrete fritto bene non saranno più necessari)
In una padella fare sciogliere il burro con salvia e rosmarino quindi aggiungere i pezzi di pollo. Bagnare con il vino facendolo sfumare bene quindi cuocere per una decina di minuti.
Mettere i pezzi di pollo in una pirofila e cuocere al forno per 25-30 minuti a 180°
Servire con patate a forno o peperonata.
ANNOTAZIONE
Nella padella dove sono stati cotti i pezzi di pollo versare la rimanenza della miscela grattugiata con mezzo bicchiere di brodo di pollo. Mescolare bene e fare addensare fino ad ottenere una bella salsina.
Ha sicuramente il suo perché…la salsina è la doppia cottura sono dei valori aggiunti!!! Grazie della superlativa ricetta!