Canederli in brodo 3

Canederli ai funghi in brodo

Canederli ai funghi in brodo. Ricetta tipica del Trentino Alto Adige ed, in particolare, della cucina ladina, nella versione classica in brodo.

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Premetto che i canederli a me piacciono ma non ne divento matto mentre mia moglie li adora.
I suoi preferiti sono quelli al fomaggio di malga con il burro nocciola mentre io preferisco quelli ai funghi in brodo.

A pranzo andammo ristorante Marklhof Bellavista che la guida indicava come rinomato per i canederli.
In effetti era vero. Ne assaggiammo di vari tip sia asciutti che in brodo ed erano tutti fantastici.
Da allora e per diverso tempo, quando andavamo ad acquistare il vino, Marklhofè stata una tappa fissa fino alla loro chiusura.

Non ho più mangiato canederli così buoni fino a quando tre anni fa siamo stati a Dobbiaco (BZ) a trascorrere 4 giorni per fare, con la nostra cagnolina Ginger, delle passeggiate intorno ai laghi della zona di cui di alcuni, quali Anterselva, Obersee potete leggere notizie e suggerimenti.

Durante queste giornate Emanuela ha potuto sfogarsi e mangiare canederli, praticamente sempre ed, in particolare, ha apprezzato molto quelli degustati presso il Ristorante Rifugio Ospitale sulla strada che da Dobbiaco va verso Cortina d’Ampezzo.

Canederli in brodo 1

Nel vecchio blog avevo preparati i canederli in occasione di una sfida dell’MTChallenge n° 44 di gennaio 2015 dedicato proprio a loro.
Per l’occasione preparai i Canederli alla crema di funghi porcini.

Canederli in brodo 4

Preparazione
30-40 minuti
Categoria: Primi

Riposo canederli
Almeno 15-20 minuti
Cucina: Ladina

Cottura canederli
12-15 minuti
Difficoltà: Media

INGREDIENTI

(per 4 persone – 12 canederli)

200 g di pane raffermo a dadini senza crosta
100 g di speck
100 g di funghi porcini freschi (*)
1/2 cipolla bianca
Latte
1 uovo
Farina
Prezzemolo
Brodo vegetale qb
Erba cipollina
Sale qb
Pepe bianco qb

PREPARAZIONE

Prendere il pane raffermo e tagliarlo a dadini piccoli. Usare il coltello e non frullarlo. Metterlo in una ciotola ed aggiungere il latte senza esagerare (**), lasciare ammorbidire per un paio d’ore.

Tagliare a dadini piccoli i funghi (max 4-5 mm di lato).
Pulire e tritare finemente la mezza cipolla. Mondare e tritare anche il prezzemolo.
In una padella fare scaldare un filo d’olio evo, aggiungere la cipolla tritata e stufarla quindi aggiungere i funghi porcini a dadini e fare rosolare a fiamma vivace un paio di minuti quindi abbassare la fiamma e cuocere per una decina di minuti tenendoli umidi.

Strizzare bene il pane cercando di eliminare più latte possibile (***).
Metterlo in una ciotola ed aggiungere il prezzemolo con l’uovo.
Mescolare bene, regolare di pepe, sale e un pizzico di noce moscata.

Aggiungere i funghi porcini con la cipolla.
Amalgamare bene quindi aggiungere la farina poco alla volta e mescolare fino ad ottenere un impasto compatto ma morbido.

Con le mani umide creare delle palline di circa 4 cm di diametro e metterle da parte.
Con le quantità indicate vengono 12 canederli avanzando un poco di impasto  che ho utilizzato per creare un canederlo di prova per la cottura.
Fare riposare i canederli per 15-20 minuti.

In una pentola portare a bollore il brodo quindi abbassare la fiamma per tenerlo ad una temperatura di 80-85°C.
Inserire il canederlo di prova e se dopo un paio di minuti non si apre vuol dire che l’impasto e sufficientemente compatto.

Versare i canederli nel brodo e portarli a cottura.
Una volta cotti impiattare 3 canederli a persona, versarvi sopra il brodo e completare tagliando al momento un po’ di erba cipollina.

ANNOTAZIONE

(*) Se utilizzate dei funghi secchi basteranno 30 g. Metterli in ammollo in acqua fredda per almeno un’ora. Strizzarli e tagliarli finemente. L’acqua di ammollo potete unirla, filtrandola, al brodo di cottura. Darà ancora più sapore.

(**) La quantità di latte è in funzione del pane che deve essere morbido al punto giusto in modo tale da ottenere dei canederli che non risultino troppo compatti e, conseguentemente, duri ma non devono, allo stesso tempo, perdere la loro forma o, peggio, aprirsi.

(***) Non buttate subito il latte perché potrebbe servire per ammorbidire l’impasto qualora si rivelassa troppo consistente.

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