Risotto di Saan Valentino 1

Risotto dedicato a mia moglie per San Valentino

Risotto deicato a mia moglie per San Valentino. Mia moglie adora il risotto con il pomodoro ed ho pensato ch,e per la fessta degli innamorati, le avrebbe fatto piacere se lo avessi preparato. Emanuela è anche un'amante del crudo di pesce per cui ho aggiunto una piccola tartare di gamberi marinati.

Con questa ricetta torno a partecipare al Clan del risotto del venerdì.
Visto che questo venerdì è San Valentino è stato proposto di preparare un risotto su questo tema.

Origini cristiane  – Il martirio di San Valentino

La festa di San Valentino è il risultato di una fusione tra tradizioni cristiane, pagane e culturali, evolvendosi nel tempo da una celebrazione religiosa a una festa dedicata all’amore romantico e ai sentimenti affettivi.

La festa prende il nome da San Valentino, un santo cristiano martirizzato nel III secolo d.C. Non è chiaro quale dei vari santi di nome Valentino sia effettivamente associato alla festa, ma la tradizione più diffusa fa riferimento a un sacerdote romano che visse sotto l’imperatore Claudio II.

Secondo la leggenda, San Valentino celebrava matrimoni segreti per i soldati romani, nonostante l’imperatore avesse proibito il matrimonio per i giovani militari, ritenendo che fossero più efficaci in battaglia se non legati da vincoli familiari. Per questo motivo, San Valentino sarebbe diventato un simbolo d’amore e devozione.

Arrestato e imprigionato, si dice che Valentino abbia guarito la figlia cieca del carceriere e che, prima di essere giustiziato il 14 febbraio, le abbia inviato un biglietto firmato “Dal tuo Valentino”, una frase che è diventata iconica.

Risotto di Saan Valentino 2

Fusioni con tradizioni pagane

La data del 14 febbraio coincide con l’antica festa romana dei Lupercalia, una celebrazione pagana dedicata alla fertilità e alla purificazione, che si teneva a metà febbraio.
Durante i Lupercalia, i romani celebravano riti per favorire la fertilità e la prosperità.

Con l’avvento del cristianesimo, la Chiesa cercò di cristianizzare le festività pagane, e i Lupercalia furono sostituiti dalla festa di San Valentino, associandola all’amore e alla devozione.

L’evoluzione medievale e il romanticismo

Nel Medioevo, la festa di San Valentino iniziò a essere associata all’amore romantico, soprattutto grazie alla letteratura. Geoffrey Chaucer, nel suo poema Parlement of Foules (1382), menziona il 14 febbraio come il giorno in cui gli uccelli si accoppiano, simboleggiando l’amore.

Nel XV e XVI secolo, la tradizione di scambiare biglietti d’amore, chiamati “valentine”, divenne popolare in Inghilterra e in Francia. Questa pratica si diffuse ulteriormente nel corso dei secoli.

Risotto di Saan Valentino 3

La commercializzazione moderna

A partire dal XIX secolo, la festa di San Valentino divenne sempre più commercializzata, soprattutto nei paesi anglosassoni.
La produzione di biglietti d’auguri dedicati alla festa si diffuse su larga scala, e oggi è associata a regali come cioccolatini, fiori (soprattutto rose rosse) e gioielli.

Quindi la credenza che questa festa sia associata a Rodolfo Valentino, famoso attore del cinema muto e sex symbol dell’epoca, è totalmente infondata

In precedenza ho già pubblicato dei risotti con ingrediente principale il pomodoro e sono:
Risotto al pomodoro con pancetta e lardo
Risotto alla pizza margherita

Preparazione
10 minuti
Categoria: Primi

Marinatura gamberi
30 minuti
Cucina Italiana

Cottura risotto
18 minuti
Difficoltà: Facile

INGREDIENTI

(per 4 persone)

320 g di riso Carnaroli
n. 16 code di gamberi
1/2 bicchiere di Franciacorta Brut
Brodo vegetale qb
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
Un cucchiaio di aceto bianco
50 g di formaggio grana grattugiato
50 g di burro
Succo di limone qb
Prezzemolo qb
Olio extra vergine d’oliva qb
Sale qb
Pepe qb

PREPARAZIONE

Pulire i gamberi eliminando il carapace e il filo intestinale e, a parte 4 da utilizzare per la decorazione, tagliarli al coltello per creare una tartare.
In una ciotola versare un poco di olio evo, il succo di limone, del prezzemolo tritato, sale e pepe.
Amalgamare bene, aggiungere i gamberi compresi quelli interi.
Condire bene, coprire e lasciare riposare per una mezz’oretta.

In un pentolino versare un filo d’olio evo, aggiungere i carapaci dei gamberi e farli tostare bene quindi aggiungere abbondante ghiaccio.
Una volta sciolto aggiungere dell’acqua e fare bollire una decina di minuti.
Scolare il tutto in un’altra pentola, salare e pepare e mantenere in caldo per la cottura del risotto.

Mettere sul fuoco la pentola per il risotto e, quando calda, aggiungere il riso e tostarlo bene.
Versare il vino e farlo evaporare bene mescolando di continuo. (1)
Aggiungere un paio di mestolini di acqua e lo scalogno tritato.
Aggiungere il concentrato di pomodoro e, mescolando sempre e tenendolo bagnato, proseguire la cottura del riso.

Quando mancheranno 3-4 minuti al termine della cottura aggiungere il cucchiaiodi aceto di vino bianco e mescolare bene.
Una volta cotto il risotto, toglierlo dal fuoco per abbassarne la temperatura, aggiungere il burro e il grana grattugiato quindi mantecarlo muovendolo rapidamente.
Lasciare riposare un paio di minuti coperto da un panno e dal coperchio della pentola prima di impiattare.

Servire il risotto versandolo in un piatto caldo distribuendolo bene battendo sotto il piatto.
Posizionare al centro il coppapasta a forma di cuore e versare all’interno dello stesso la tartare di gambero premendo leggermete.
Togliere il coppapasta e posizionare sopra la tartare la coda di gambero tenuta per la decorazione.

ANNOTAZIONI

(1) Il vino deve essere a temperatura ambiente perché se usato freddo lo shock termico causerebbe la frantumazione dell’anima del chicco di riso che si sentirebbe poi all’assaggio.

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