Risotto Yin e Yang 1

Riso Yin e Yang su fonduta di formaggi

Riso Yin e Yang. L'equilibrio perfeto nella filosofia cinese. Un simbolo due elementi complementari dove nessuno prevale sull'altro.

Questa volta partecipo al Clan del risotto del venerdì – Riso Yin e Yang con fonduta di formaggi con un riso che avevo fatto qualche anno fa e pubblicato sul blog Cocogianni o Cuocogianni?

Anche se non è propriamente un risotto pubblico lo stesso visto che il tema lo rispetta se non nella sostanza ma, sicuramente, nella forma.
Se siete interessati a sapere quali sono gli alimenti Yin e quelli Yang, Cristina ci ha consigliato di guardare qui.

Pubblico questa ricetta per Clan del risotto del venerdì gruppo di FB ideato e creato dall’amica Cristina Galliti amministratrice del blog Poveri ma belli e buoni alla fine di febbraio 2021.

Quelli pubblicati in precedenza per il Clan ed altri li potete trovare qui.

Il simbolo Yin e Yang, noto anche come simbolo del Tai-Chi, è uno dei più iconici della filosofia cinese e rappresenta il perfetto equilibrio di poli opposti. Due forze contrapposte, ma che si completano a vicenda.
Nello Yin e Yang, tutte le cose esistono come opposti inseparabili e contraddittori, ad esempio femmina-maschio, tenebra-luce e vecchio-giovane.
Le coppie di opposti uguali si attraggono e si completano a vicenda.

Lo Yin (nero) e lo Yang (bianco) risale da prima del 3° secolo A.C. ed è uno dei concetti  fondamentali nella filosofia, nella medicina e nella cultura cinese.
Nel simbolo Yin e Yang ogni zona ha al suo interno un elemento dell’altro e nessuna zona prevalente sull’altra in modo tale che l’armonia è perfetta.

I punti nell’area opposta simboleggiano la convivenza e l’unità degli opposti, per formare un tutto. La linea curva significa che non ci sono separazioni assolute tra i due opposti.
Il simbolo Yin e Yang, incarna la dualità, il paradosso, l’unità nella diversità, il cambiamento e l’armonia.

Risotto Yin e Yang 2

Sono passati 11 anni da quando ho realizzato questa ricetta per partecipare ad un contest relativo ai colori nei piatti.
La ricetta tipica e quel mese i colori erano il bianco ed il nero anche se, secondo me, sono due “non colori” perché uno li contiene tutti ed uno nessuno.

Non sono particolarmente attratto da questi colori forse perché, a Siena, abbinati ai fregi arancio sono il colori della contrada della Lupa acerrima nemicha della mia amata Contrada Sovrana dell’Istrice.
E poi, sono il colori sociali dei “gobbi” anche se, ultimamente, usano maglie con colori evidenziatore. Cos’è? Non piacciono più nemmeno a loro?

Tornando al sibolo Yin e Yang mi piace perchè le due parti sono perfettamente simmetriche e assolutamente complementari.
Uno non può esistere senza l’altro, perché quando termina uno inizia l’altro, perché nulla può essere totalmente Yin o totalmente Yang.
Traspongo a tutto questo ciò che sostengo da sempre: “Non esiste il bianco e non esiste il nero, esistono una infinità di grigi in tutte le cose della vita”.

Preparazione
10 minuti
Categoria: Primi

Cottura riso venere
10 minuti (*)
Cucina: Italiana

Cottura riso carnaroli
17-18 minuti
Difficoltà: Facile

INGREDIENTI

(per 4 persone)

Per il riso nero (Yin)

160 g riso venere (*)
Una bustina di nero di seppia
1/2 l di acqua ca.
Sale qb

Per il riso bianco (Yang)

160 g riso carnaroli
Formaggio grana grattugiato
Una noce di burro
1/2 l di acqua ca.
Sale qb

Per la fonduta

100 g di Asiago non stagionato
100 g di robiola
Una noce di burro
Un bicchiere di latte

PREPARAZIONE

Per il risotto nero (Yin)

Mettere sul fuoco un pentolino con acqua salata, il riso venere ed una foglia di alloro. Quando bolle fare cuocere per il tempo indicato sulla confezione. (*)
Trascorso il tempo necessario per la cottura del riso venere scolarlo bene, rimetterlo nel pentolino, correggere eventualmente di sale ed aggiungere il nero di seppia.
Rimettere sul fuoco a fiamma bassa per un paio di minuti quindi tenere in caldo coperto.

Per il risotto bianco (Yang)

Mettere sul fuoco una pentoa con acqua salata.
Quando bolle versare il riso carnaroli e farlo cuocere per 17-18 minuti.

Una volta cotto il riso, toglierlo dal fuoco, scolarlo bene, rimetterlo in pentola, aggiungere il grana grattugiato con il burro e mantecarlo bene muovendolo rapidamente.
Lasciare riposare un paio di minuti coperto.

Per la fonduta

Eliminare la crosta dai formaggi e tagliarli a dadini piccoli.
In un pentolino fare sciogliere il burro quindi versare il latte e
quando sarà intorno ai 40-50°C aggiungere i formaggi a dadini.
A fiamma moderata, mescolando con una frusta, fare sciogliere il formaggio. (**)

Composizione

Posizionare al centro del piatto un coppa pasta di 10 cm di diametro con inserito all’interno un cartoncino da pasticceria della stessa altezza facendogli fare la curvatura tipica del simbolo.

Riempire le due parti del simbolo con il riso bianco e quello nero.
Compattare un poco la superficie e, con l’aiuto di un cucchiaino fare due piccoli incavi dove mettere un poco di riso a contrasto.
Togliere con molta delicatezza il coppa pasta ed il cartoncino.

Con molta attenzione distribuire la fonduta intorno al simbolo per tutta la superficie del piatto. (***)

ANNOTAZIONI

N.B. Non ho utilizzato brodo per non alterare il colore delle preparazioni.

(*) Il tempo di cottura del riso venere è di almeno 40 minuti ma esistono in commercio dei risi trattati in fabbrica dove il tempo si riduce a 10 minuti.

(**) Il formaggio deve sciogliere lentamente e NON vanno mai superati i 40-45°C perché se sciolti troppo velocemente la parte liquida si potrebbe separare

(***) Volendo si può versare la fonduta a specchio nel piatto prima di comporre il simbolo Yin e Yang.

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