Pasta alla Norma 1

Pasta alla Norma

Pasta alla Norma. Probabilmente la ricetta di pasta originaria della Sicilia più famosa al mondo con richiamo all'opera più famosa di Vincenzo Bellini.

Stemma Sicilia

La pasta alla Norma è un primo di origine siciliana e, precisamente, di Catania.
È un piatto semplice con pochi ingredienti dove la materia prima riveste un’enorme importanza per ottenere una pasta con peculiari caratteristiche che ne fanno una delle ricette simbolo dell’Italia nel mondo.

Probabilmente da tempo nel sud Italia veniva preparata una pasta con le melanzane ma l’origine del nome che la identifica è sicuramente catanese. Come sempre quando si tratta di ricette che diventano tradizionali, si trovano varie correnti di pensiero sulla loro origine pare comunque certo che il nome di questa pasta sia comunque correlata alla Norma di Bellini.
Una versione attribuisce il nome ad una esclamazione del commediografo siciliano Nino Martoglio che, mangiando questo piatto, esclamò: “È una Norma!” paragonando la bellezza e la bontà di questo piatto all’opera di Bellini.
Un’altra versione attribuisce l’idea del nome ad uno chef siciliano che ne perfezionò e reinterpreto la ricetta originale alla celebrazione dell’opera che, nonostante una prima alla Scala di Milano poco fortunata, divenne poi una delle più celebri opere italiane nel mondo.

Pasta alla Norma 2

Preparavo raramente la pasta alla Norma perché fino a qualche tempo fa non impazzivo per le melanzane e le mangiavo raramente ma, da quando sono stato obbligato a mangiarle per seguire una dieta, ho cominciato ad apprezzarle. Intendiamoci; non ne sono goloso ma le mangio volentieri.
Nel precedente blog non avevo mai pubblicato la pasta alla Norma se non in una versione finger food.

Su questo blog ho, invece, già pubblicato un’altra primo tipicamente siciliana: la pasta a carrittera.

Pasta alla Norma 3

Preparazione
20 minuti


Categoria: Primi

Cottura
Salsa: 15-20 minuti
Melanzane: 7-8 minuti
Pasta: 11 minuti

Cucina: Siciliana

 

 

Difficoltà: Facile

INGREDIENTI

(per 4 persone)

320 g di rigatoni
400 g di pomodori pelati
2 melanzane
2 spicchi d’aglio
80-100 g di ricotta salata da grattugiare
Basilico
Uno spicchio d’aglio
Olio extra vergine di oliva
Olio di semi di girasole per friggere
Sale qb

PREPARAZIONE

Mettere sul fuoco un pentolino con acqua e fare bollire; preparare una ciotola con acqua e ghiaccio.

Prendere i pomodori ed incidere a croce la parte opposta al picciolo per buona parte della lunghezza. Immergere uno alla volta i pomodori nell’acqua bollente e dopo circa 20-30 secondi, a seconda della dimensione, toglierli ed immergerli nell’acqua ghiacciata. Lo shock termico consente di spelare senza fatica i pomodori.

Tagliare i pomodori in quarti, eliminare l’acqua ed i semi interni, quindi tagliare la polpa a dadini molto fini.
In una padella versare un poco di olio evo, aggiungere lo spicchio d’aglio e fare soffriggere fino a quando non prenderà un poco di colore.
Eliminare l’aglio ed aggiungere la dadolata di pomodori. Aggiungere qualche foglia di basilico spezzettata, salare, pepare e fare cuocere a fuoco moderato per una quindicina di minuti.
Nel frattempo tagliare a dadini da circa un cm le melanzane e friggerle in abbondante olio di semi di girasole.
Scolare le melanzane su carta assorbente ed eliminare l’eventuale olio in eccesso.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata quindi scolarla versandola direttamente nella padella con la salsa di pomodoro; condirla bene tutta.

Versare la pasta nei piatti, aggiungere le melanzane fritte, grattugiare abbondante ricotta salata e guarnire con foglie di basilico.

ANNOTAZIONE

Ho utilizzato i rigatoni ma non c’è una codifica sul tipo di pasta da usare. Di “norma” si usa un formato corto che raccolga bene il condimento.
La quantità di aglio, basilico e ricotta salata è a proprio gusto.
Prima di friggere le melanzane può essere utile “spurgarle ” distribuendo le fette di melanzana su carta assorbente, salare con sale grosso e fare riposare una mezz’oretta quindi asciugarle bene e completare il taglio per ottenere i dadini.

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