Pollo alla cacciatora 2

Pollo alla cacciatora con le olive

Pollo alla cacciatora. Dei tantissimi modi per cucinare il pollo quello alla cacciatora è uno dei più conosciuti e dei più vari visto l'ampia libertà degli ingredienti.

Calendario Cibo Italiano

Il pollo alla cacciatora è uno dei grandi classici della cucina italiana.
È difficile risalire alla vera paternità di questo piatto anche se pare abbia origini toscane e che in breve tempo si sia diffuso in tutto il centro Italia e poi in tutta la penisola.

Ogni regione ha un’interpretazione personale del pollo alla cacciatora ognuna con una sua caratteristica peculiare comunque sempre legata alla tradizione contadina.
Il punto in comune è l’utilizzo di erbe aromatiche, soprattutto rosmarino, e la sfumatura con vino o aceto.

Avendo origine contadina perché si chiama pollo alla cacciatora?
Probabilmente si riferisce alla combinazione di aglio e rosmarino, alla base di quasi tutte le preparazioni che portano questo nome, che sono gli stessi ingredienti che utilizzavano anche i cacciatori per insaporire al momento le loro prede.

Oltre alla carne di pollo è d’abitudine preparare alla cacciatora anche altri tipi di carne come quella di coniglio.

Di pollo alla cacciatora ne esistono tantissime ricette: ci sono versioni in bianco o cariche di pomodoro.
Pur restando un piatto economico e rustico i suoi semplici ingredienti lo rendono un piatto armonioso e gustoso.
La carne di pollo risulta essere un po’ asciutta e anonima e questo è un ottimo modo per renderla più appetitosa.

Pollo alla cacciatora 3

Preparo spesso il pollo alla cacciatora e, di norma, utilizzo i funghi come completamento del piatto.
In questa versione ho utilizzato le sovracosce e le ho abbinate alle patate e alle olive sia verdi che taggiasche.
I peperoncino, se ben dosato, è una nota che secondo me ci sta bene.

In questo blog potete trovare altre ricette con protagonista la carnedi pollo e di altri animali da cortile.

Pollo alla cacciatora 1

Preparazione
20 minuti
Categoria: Secondo

Infusione (1)
una notte
Cucina: Italiana

Cottura
1 – 1,5 ore
Difficoltà: Facile

INGREDIENTI

(per 4 persone)

1 kg di cosce e sovracosce di pollo
250 g di passata di pomodoro
Olive verdi denocciolate qb
Olive taggiasche qb
1 bicchiere di vino rosso (2)
2 coste di sedano
Una cipolla
2 carote
1 spicchio d’aglio
3-4 bacche di ginepro
2-3 chiodi di garofano
Peperoncino qb
Una foglia di alloro
Un rametto di rosmarino
Una noce di burro
Brodo vegetale qb (se necessario)
Olio extra vergine d’oliva qb
Sale qb
Pepe qb

PREPARAZIONE

Togliere dal frigorifero le sovracosce di pollo almeno mezz’ora prima di iniziare a cucinarle.
Se presente, togliere la pelle, sciacquarle con acqua fredda ed asciugarle bene.

Eliminare i filamenti dalle coste di sedano e preparare un trito con le carote, la cipolla. 
Io, per avere un trito molto fine ho inserito tutto nel frullatore.
Pelare le patate e tagliarle a cubetti non troppo grossi.
Sciacquare le olive e tenerle da parte con le patate.

In una padella capiente fare scaldare l’olio evo con la noce di burro, lo spicchio d’aglio, il rametto di rosmarino ed il peperoncino.
Aggiungere le verdure tritate e fare soffriggere dolcemente per qualche minuto quindi eliminare l’aglio.

Aggiungere le sovracosce e, a fuoco medio, farle rosolare bene girandole in modo tale che prendano colore su tutti i lati.
Quando le sovracosce di pollo saranno ben rosolate sfumare con il vino rosso fino a far evaporare tutto l’alcool.

A questo punto togliere il rosmarino ed aggiungere la passata di pomodori, le bacche di ginepro, i chiodi di garofano, la foglia di alloro ed aggiustare di sale e pepe.
Coprire la pentola e lasciare cuocere a fiamma bassa per un’oretta mantenendo la temperatura intorno agli 80°C. (3) e, comunque, fino a quando la carne risulterà tenera ma che non si sfaldi.

A metà cottura aggiungere le patate con le olive e continuare a cuocere il tutto senza coprire in modo da restringere un po’ l’intingolo.

Servire in piatti caldi le sovracosce di pollo con le patate e le olive e l’intingolo.

ANNOTAZIONI

(1) L’infusione nel vino rosso è un’optional e non è strettamente necessaria.

(2) Se si prevede l’infusione deve essere aumentata la quantità di vino.

(3) Non tenere un temperatura più alta perché vogliamo la carne brasata e non bollita.

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