Chiacchere Lattughe 1

Lattughe o chiacchere o frappe o bugie

Lattughe, chiacchere, frappe, bugie. Sono solo alcuni dei nomi che nelle varie regioni italiane rappresentano lo stesso dolce tipico del carnevale.

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Le chiacchere sono dolci di Carnevale presenti in tutto il territorio italiano e a seconda delle regioni, provincie o località prendono nomi diversi. Chiacchere viene usato principalmente, ma non solo, nel centro e sud Italia mentre in altre zone vengono chiamate bugie, frappe, stracci, lasagne, garullitas e decine di altri nomi.

Nelle provincie di Brescia e Mantova si chiamano lattughe.
L’impasto è simile per tutte e la variante principale è la componente alcoolica che può andare dal Marsala, sambuca, acquavite e grappa. Nelle lattughe bresciane e mantovane si utilizza la grappa.

Nel caso delle lattughe non ho una ricetta della mia famiglia perché non ricordo che mia nonna le abbia mai fatte e mia mamma men che meno visto che non ha mai fatto un fritto in vita sua; nemmeno le patatine.
Lo so. Una vera tristezza.

Ho provato a chiedere anche alle mie zie, in particolare, a mia zia Lisa che è un’ottima cuoca ma anche lei mi ha confermato che di frittelle ne ha fatte tante ma di chiacchere mai. A proposito, lei è del basso varesotto e, come a Milano, si chiamano così.

Chiacchere Lattughe 2

Se vi chiedete perché i dolci del carnevale sono per lo più fritti è presto detto.
Una volta la Quaresima era molto più stringente di come è ora e, soprattutto in campagna, si cercava di immagazinare grasso prima del periodo magro che precede la Pasqua.

Ho avuto la fortuna di conoscere, prima come cliente e poi come amico, Marco ed Elisabetta della Pasticceria Antoniazzi di Bagnolo San Vito (MN) e per la ricetta delle lattughe mi sono attenuto a quella che è stata pubblicata qualche anno fa nella pagina Facebook dedicata e che ho aperto con Elisabetta.
A proposito vi invito a visitarla e, se vi va, di mettere un bel “mi piace”.

Ho quindi preso la sua ricetta per realizzare le mie prime lattughe.
Rispetto alla sua ricetta ho cambiato solo il liquore. Ho utilizzato rum invecchiato perché la Manu sta male anche se solo sente l’odore della grappa.
L’unico appunto della Manu è che le avrebbe volute più sottili ma ho seguito le indicazioni e ho fatto una sfoglia di un paio di mm. e, secondo me, erano perfette così.

Chiacchere Lattughe 3

Non sapevo in che categoria di dolci inserire queste lattughe e le ho messe nella categoria Dessert.

Preparazione
30 minuti + riposo
Categoria: Dolci

Riposo sfoglia
30 minuti circa
Cucina: Italiana

Frittura sfoglie
2-3 minuti
Difficoltà: Facile

INGREDIENTI

(per circa 80 lattughe)

500 g di farina 00
70 g di zucchero
50 g di burro
Una bustina di vanillina
3 uova medie intere
Un tuorlo
6 g lievito in polvere
25 ml di grappa o altro liquore (*)
Un pizzico di sale
Olio di semi di arachide q.b.
Zucchero a velo vanigliato q.b.

PREPARAZIONE

Setacciare la farina con il lievito e disporre il tutto su di una spianatoia nella classica forma a fontana, oppure in una ciotola. (**)
Mettere al centro il burro, lo zucchero, la vanillina, le uova, mezzo bicchierino di liquore e un pizzico di sale. 

Lavorare bene gli ingredienti fino a formare un impasto liscio ed elastico.
Se fate l’impasto a mano dovete lavorarlo su di una spianatoia per almeno 10 minuti.
Dare la forma di una palla e lasciare riposare avvolto nella pellicola trasparente in luogo fresco per almeno 30 minuti.

Stenderre la pasta o con un mattarello o con la “nonna papera”, in modo da ottenere una sfoglia non troppo sottile dello spessore di 2 mm.
Se si utilizza la “nonna papera” dividere la pasta in pezzetti uguali (***), schiacciarli e inserirli nella macchinetta con i rulli alla massima apertura passando poi a quella intermedia fino allo spessore desiderato.

Se la sfoglia in uscita tende a lacerarsi, infarinarla, ripiegarla su se stessa e passarla nuovamente nei rulli, procedendo sempre dallo spessore più ampio dei rulli fino a quello voluto.
Si deve
ottenere una sfoglia liscia e compatta.

Posizionare la sfoglia ottenuta sul tagliere e con una rotellina dentellata, ricavare delle strisce di cm 5 x 10 circa (o della misura che volete) tenendo presente che al momento della frittura tendono ad aumentare la dimensione.
Incidere su ognuna di esse due tagli centrali e paralleli per il lungo senza arrivare al bordo.

In una capiente padella scaldare abbondante olio di semi a massimo 170-175°C.
Calare le sfoglie 2 o 3 alla volta, girarle su ambo i lati facendo attenzione a non bruciarle; appena saranno dorate, toglierle dall’olio e metterle a sgocciolare su di una gratella con sotto della carta assorbente.
Se la temperatura dell’olio sarà giusta in pochi istanti risulteranno belle asciutte.

Quando saranno fredde metterle su di un vassoio e cospargerle di zucchero al velo vanigliato.

ANNOTAZIONI

(*) Io ho utilizzato del rum Havana Club invecchiato 7 anni

(**) Io ho messo il tutto nel vaso della planetaria ed ho impastato con quella.

(***) Io ho ricavato 6 pezzetti da circa 140 g. cad.

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